Articolo edito da Ottica Italiana n. 774/2024
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Qual è l’efficacia della tirosina rilasciata in una lente a contatto nel controllo della progressione miopica? A questa domanda deve rispondere lo studio Tymp sulle LaC giornaliere Delivery Tyro di Safilens, condotto presso la U.O.C. Oculistica dell’Ospedale dell’Angelo di Venezia Mestre in collaborazione con la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Ets. Uno studio che Safilens ha promosso dopo il lancio, nel 2021, della lente a ontatto giornaliera a rilascio di tirosina, indicata per il controllo della progressione miopica.
La presentazione si è tenuta giovedì 12 aprile nell’auditorium del “Padiglione Rama” della ULSS 3 Serenissima, che ospita la Fondazione Banca degli occhi del Veneto, alla presenza di Daniele Bazzocchi, direttore generale Safilens, Adriano Fasolo, responsabile della ricerca clinica e dei servizi medici Fondazione Banca degli occhi del Veneto ETS, Giancarlo Montani, professore dell’Università del Salento, e Antonio Frattolillo, responsabile dello Studio.
Ha moderato i lavori Diego Ponzin, direttore medico della Fondazione Banca degli occhi del Veneto ETS, che ha raccontato ai partecipanti, suddivisi tra professionisti della visione selezionati e stampa del settore, l’attività della Fondazione Banca degli occhi per poi introdurre il tema dell’incontro, sottolineando come l’iniziativa comune con Safilens e l’utilizzo della tirosina sia una strategia interessante per la gestione miopica, per le sue proprietà favorevoli. «Da ricerche effettuate negli ultimi anni – ha evidenziato – è stato scoperto che la dopamina ha una funzione importante nello sviluppo corretto dell’anatomia dell’occhio.
Quindi assumendo tirosina ci sarà una maggior concentrazione di dopamina nel sangue o nelle strutture dell’occhio».
I vantaggi della tirosina
Adriano Fasolo, responsabile dello studio Tymp, ha illustrato le proprietà e i vantaggi della tirosina, «un amminoacido naturalmente presente nel film
lacrimale, che si diffonde nel plasma raggiungendo anche l’occhio dove partecipa quale precursore alla sintesi della dopamina. La corretta presenza retinica del neurotrasmettitore dopamina ha un importante effetto inibitorio sull’allungamento del bulbo, mentre livelli ridotti di dopamina sono associati a vizi di refrazione quali la miopia».
Un’adeguata concentrazione di tirosina fornita all’occhio normalizza, attraverso la stimolazione di processi metabolici, lo sviluppo oculare e «diversi studi sulla progressione della miopia condotti su modelli animali – ha aggiunto – hanno dimostrato che la somministrazione di precursori della dopamina, inibisce in maniera dose dipendente lo sviluppo della miopia».
La struttura delle Delivery Tyro
Queste proprietà hanno spinto Safilens a introdurre la nuova famiglia di lenti giornaliere che sfruttano il rilascio di tirosina, grazie al processo
produttivo brevettato dall’azienda che ingloba all’interno della lente sostanze liberate sulla superficie dell’occhio in maniera controllata durante l’intera giornata di uso delle lenti a contatto. Grazie a questa tecnologia le lenti Delivery Tyro sono state arricchite di tirosina in modo da garantirne il regolare e costante rilascio sull’occhio durante l’uso che «avviene sfruttando il comportamento reologico di polisaccaridi naturali – ha spiegato Daniele Bazzocchi – in grado di creare legami ionici con i polimeri plastici che costituiscono la struttura della lente a contatto e grazie alle forze presenti nell’ambiente oculare. I polisaccaridi elettivi per tale processo sono l’acido Ialuronico e il Tsp (Tamarind seed polysaccharide). Entrambi, una volta idratati, proprio come avviene in una lente a contatto morbida, assumono una consistenza gelatinosa caratterizzata da alta densità e viscosità.
Le forze sfruttabili in ambiente oculare sono la temperatura corporea che sulla superficie dell’occhio è di circa 35-36°C, la pressione della palpebra quando l’occhio è chiuso e l’ammiccamento esse rispettivamente allentano i legami ionici, diminuiscono la viscosità dei polisaccaridi e ne favoriscono il rilascio della LaC all’occhio ad ogni ammiccamento. Unendo a questi polisaccaridi altre sostanze, queste ultime – ha sottolineato – ne ereditano le proprietà reologiche e vengono rilasciate congiuntamente all’acido ialuronico e al Tsp».
Effetti del porto di Delivery Tyro
Il laboratorio “Cerca” dell’Università del Salento è stato coinvolto uno studio, a cura di Giancarlo Montani, per scopo di misurare i livelli di tirosina e dopamina nel liquido lacrimale prima e dopo l’uso della lente a contatto a rilascio di tirosina Delivery Tyro.
«Oltre ad aver verificato la presenza di tirosina nella lente a contatto, nei soggetti coinvolti si è registrato un significativo aumento dei livelli di tirosina – ha illustrato Montani – nella lacrima già dopo 1 ora di utilizzo delle LaC, valore che poi si è progressivamente ridotto nelle successive 4 ore. In maniera analoga, ma reciproca, il valore di dopamina, rimasto invariato dopo la prima ora, ha assunto una tendenza di crescita fino alla quinta ora di uso della lente. Questo andamento suggerisce che la tirosina rilasciata dalla LaC a livello del segmento anteriore dell’occhio possa aver stimolato, pur con differenze soggettive, la risposta metabolica dell’idrossilasi della tirosina alla base della sintesi della dopamina».
Osservazioni sulla normalizzazione dello sviluppo oculare
Dal lancio di Delivery Tyro, nel gennaio 2021, «così come previsto dalla normativa vigente sui dispositivi medici, Safilens, in qualità di fabbricante, ha raccolto dati relativi all’uso e al feedback – ha sottolineato ancora Bazzocchi – degli ottici applicatori relativamente al prodotto». Quest’attività ha mostrato come non si siano riscontrate variazioni di valore di
refrazione nel tempo previste per la fascia di portatori normalmente soggetta a progressione miopica.
«La raccolta dei dati di post-commercializzazione del prodotto Delivery Tyro ha evidenziato già a 12 mesi dall’inizio dell’uso delle lenti una riduzione significativa della progressione della miopia rispetto a quello che la letteratura scientifica di settore suggerisce. In particolare, la miopia di 236 giovani regolarmente misurata da ottici optometristi mostra un andamento dell’85% inferiore. Tale dato, straordinariamente maggiore rispetto ad altri metodi di gestione della progressione miopica, è tale – ha evidenziato – da esortarne una pronta validazione tramite studio clinico».
Lo studio clinico randomizzato sul controllo della progressione miopica
I numerosi studi legati all’espressione della dopamine nella progressione miopica, insieme ai dati osservazionali dell’azienda hanno portato alla nascita dello studio, guidato da Antonio Frattolillo, che verifichi l’efficacia del porto di LaC con tirosina nel rallentamento della progressione miopica.
L’ambizioso studio sperimentale, della durata di due anni, è monocentrico, prospettico, randomizzato, in doppio cieco, controllato e a gruppi paralleli. Rappresenta una prima assoluta per l’Italia in questo ambito ed è uno dei pochissimi, a livello europeo e mondiale, che includa nel campione osservato, esclusivamente soggetti appartenenti alla popolazione locale.
«Nel breve termine – ha concluso Antonio Frattolillo – dobbiamo individuare strumenti e soluzioni efficaci per controllare la miopia, che è il disturbo refrattivo più comune al mondo ed è diventata per le sue complicanze una delle principali cause di cecità. È previsto che la prevalenza della miopia aumenterà a quasi il 50% entro il 2050 colpendo 4,8 miliardi di
persone nel mondo, il che significa che un bambino su due diventerà miope tra circa 30 anni».
Un dibattito tra i professionisti della visione presenti e gli esperti al tavolo ha fornito ulteriori spunti di approfondimento sulle proprietà della tirosina e sulle potenzialità della lente a contatto Delivery Tyro.
